E dopo Benevento… pronti per Caserta!

Tornare a fare il primo evento dal vivo dopo tanto tempo è stata una bellissima emozione!
La prima tappa de La Grande Sfida in Tour a Benevento è partita alla grande, grazie anche ai nostri ospiti speciali Flavian Basile di Consorzio Medil e Alberto Orlacchio di Texi che ci hanno raccontato le loro sfide e i “campioni” su cui hanno puntato per superare anche i momenti più difficili.
Ti sei perso la tappa di Benevento?
Nessun problema… ce ne sono altre, devi sono scegliere quale. 😉
        Ven 8 ottobre               Ven 15 ottobre               Lun 25 ottobre
        CASERTA                    BATTIPAGLIA               BARI
Se vuoi inoltre candidarti come relatore od organizzare anche Tu un evento La Grande Sfida sul tuo territorio o per la tua rete di relazioni con clienti e fornitori contattaci al 338 7410536.

 

Mariasperanza Assini
Graphic Designer
mariasperanzaassini@ramitalia.it
333 3194535

Neuroscienze e Marketing

Neuroscienze e Marketing: in che modo la mente umana influenza le nostre scelte.

“Le persone non si rendono conto delle proprie emozioni, non dicono quello che pensano e non fanno quello che dicono”. (David Ogilvy)

Da sempre il cervello umano ha incuriosito esperti appartenenti ai settori più disparati per la sua natura: da un lato estremamente complesso, dall’altro incredibilmente affascinante. Ed io, in particolare, lo ammetto, sono attratta dalla mente umana così imperscrutabile, da sempre.

Ti è mai capitato, ad esempio, entrando in un negozio, di essere maggiormente incuriosito da un prodotto piuttosto che da un altro? È stato il caso, secondo te, a dettare quelle scelte o c’è stato qualcosa di più, come un’emozione o uno stato d’animo?

Ho deciso di affrontare il tema del Neuromarketing, al quale sono particolarmente legata e argomento che mi ha permesso di dare una risposta a buona parte dei miei perché. È fondamentale, infatti, per chi opera nel settore della comunicazione e del marketing, capire in che modo opera la mente umana e quali meccanismi si attivano al suo interno.

Qual è, nello specifico, il fattore determinante del Neuromarketing?

La capacità di provare delle emozioni: è da qui che dobbiamo cominciare, è questo il presupposto fondamentale per iniziare ad agire. Spesso è la “sintonia” con un brand e la connessione emotiva che si instaura con esso a portare alla fedeltà verso una marca, al di là di qualsiasi caratteristica tangibile.

Pensiamo al colore e alla sua efficacia: un utente impiega circa 90 secondi per farsi un’opinione su ciò che osserva e, generalmente, essa è condizionata tra il 62% e il 90% dal colore percepito. Da alcune ricerche è stato verificato che il rosso del tasto di call to action, rispetto al verde, ad esempio, funzioni meglio. Addirittura gli utenti che hanno fatto click sul rosso hanno completato l’acquisto con una percentuale di oltre il 30% in più rispetto a quelli con tasto verde. Come mai? Rappresenta una tonalità orientata all’azione e adoperata per invitare a compiere una scelta precisa: se usata con cognizione di causa permette di raggiungere risultati importanti.

Immaginiamo una landing page, ossia una pagina di atterraggio su cui il visitatore arriva dopo aver cliccato su un link o su una pubblicità. Strutturata con diversi scopi, dalle campagne di lead generation, all’invio di preventivi o vendite di prodotti o servizi, può essere paragonata alla vetrina di un negozio fisico: è determinante nel convincere un potenziale cliente ad entrare.

Ma mica posso costringere qualcuno ad entrare senza la sua volontà?

Ogni decisione, come accennato prima, è infatti più inconscia che razionale, ed è per questo che il neuromarketing può esserci d’aiuto. Il movimento attira il nostro cervello rettiliano per cui giocare con le dimensioni, con le forme e con i colori può creare dinamicità e simulare il movimento. Impiegare le frecce in un sito web porterà l’utente a seguire la strada che è stata tracciata per mettere in luce i punti chiave che vogliamo evidenziare. Questi meccanismi aiuteranno a creare pagine che attraggano e, di conseguenze, convertano.

Il “principio di urgenza” nel Neuromarketing

E se ti dicessi “principio di urgenza” cosa ti verrebbe in mente? Si tratta di quello strumento persuasivo studiato da Robert Cialdini, uno dei più grandi psicologi statunitensi e autore di best-seller mondiali, secondo cui desideriamo ora quello che potremmo non essere in grado di ottenere in futuro. Tal principio può essere utilizzato in una landing page ponendo l’utente dinanzi ad una scadenza, magari attraverso un countdown, giustificando sempre il motivo per il quale è stato inserito. Ma attenzione alla trasparenza e alla sincerità; dall’altra parte ci sono persone che osservano e giudicano: mai prendere in giro.

Il segreto è mettersi nei panni di un potenziale utente: ti fideresti di un profilo in cui non compare mai un volto? Probabilmente no, o comunque poco. Basta fare un tentativo per confermare questa ipotesi: prova a pubblicare fotografie di oggetti, di paesaggi, di dettagli e di inserire, nel contempo, anche uno scatto del tuo viso. Dopodiché verifica quale tra queste avrà avuto maggiori risultati: io dico quella dove ti mostri. La ragione sembra essere legata al concetto di empatia. È come se ci rispecchiassimo emotivamente nel volto che vediamo, così osservandone uno che sorride saremo felici; osservandone uno triste, lo saremo anche noi.

Insomma, abbiamo tanto da scoprire e molto da capire ma il cervello umano non mente mai. Il Neuromarketing, nonostante sia ancora poco conosciuto in diverse aziende, potrebbe rappresentare la giusta strada da percorrere.

 

 

Giovanna Fusco
Consulente Marketing e Comunicazione
giovannafusco@ramitalia.it

giovanna fusco

Instagram aiuta a incrementare le vendite

Caso studio: Instagram aiuta a incrementare le vendite

Una tipica obiezione che spesso mi è stata fatta è : “Instagram serve solo per il proprio ego e per mettersi in mostra“. In parte potrebbe anche essere vero.

Un pò come su TikTok ci sono “quelli dei balletti” o su Twitch è un “covo da gamer”.
Ma a parte queste generalizzazioni, torniamo al nostro caso studio.

Sono tanti i profili che vogliono solo comunicare a senso unico mostrando che sono fantastici, belli e bravissimi…unici nel loro genere.

Oltre a questi soggetti, c’è chi decide di usare lo strumento come reale risorsa di business e per questo ti racconterò un mio caso studio che dimostra come, grazie allo strumento Instagram, si possono incrementare le vendite.

Ma prima è necessaria una breve introduzione.

La cliente Minnie (utilizzeremo questo nome per Privacy) ha negozi di scarpe e da giugno sono riuscita a sistemare un problema con il suo pixel e il suo shop online. E’ una donna davvero creativa, che ha voglia di mettersi in gioco e soprattutto accetta i consigli e li mette in pratica. (cosa molto rara.)
Lei crea e pubblica ogni giorno stories, crea il piano editoriale a livello macro e il mio compito è stato fornirle indicazioni/formazione, occuparmi della strategia, lanciare idee, fare report e creare sponsorizzate.
Questi risultati che state per leggere sono frutto di mesi precedenti di pubblicazione di contenuti utili per la sua nicchia.

 

Detto questo, partiamo con il mese di Agosto.

Perchè salto luglio? Perchè è stato un mese di test, di formazione e vera e propria organizzazione per il mese di agosto. 

STRATEGIA E RISULTATI AGOSTO

 

Il mese di agosto è stato un ritrovare costanza e argomenti. Abbiamo puntato a fare informazione. a creare post inerenti al suo settore e alla sua nicchia e infatti il contenuto migliore è stato un reel/carosello contenente i motivi per cui ti fanno male le scarpe. Non era un video parlato, ma una serie di post-it scritti.

Banale?
Intanto il post è diventato virale portando un bel pò di traffico al profilo e da lì abbiamo costruito una macro-strategia per fine agosto/primi di settembre. 
Il mese si è concluso con diverse live su Instagram sul prodotto che volevamo lanciare, sul suo utilizzo, caratteristiche e abbinamento. Quindi abbiamo fornito il “perchè” acquistare quel prodotto specifico puntando sul benefit per il nostro target.

Questo materiale ci è servito nella fase di Pre-Lancio.

Il lancio vero e proprio consisteva nella promozione del prodotto mostrato durante le varie live per soli 3 giorni.

( N.B. Il lancio di un prodotto comporta diverse fasi e rispettare ogni step permette la riuscita del lancio vero e proprio. ) 

 

 

STRATEGIA E RISULTATI SETTEMBRE

 

Il mese di settembre è partito perciò bello carico. Il risultato? Lo faccio leggere a voi.

Calcolando che il prodotto all’incirca costava 50€ e che, successivamente alla fase di lancio, abbiamo sfruttato nella fase di post-lancio le recensioni e i feedback di chi aveva già fatto un acquisto, le vendite su altri prodotti (con importi anche maggiori) sono continuate e continuano tutt’ora.

instagram vendita strategia

 

Quali altri dati dell’ultimo trimestre portare a casa?

1) Sicuramente le Call To Action, ovvero tutte le azioni compiute dagli utenti sul nostro profilo. 

 

cta luglio-agosto-settm

 

2) La crescita di “follower” del profilo. Spesso si pensa che basti sponsorizzare per aumentare il numero di follower. Ca***te!
Per esperienza vi dico che se non abbiamo contenuti validi e manteniamo costanza nella pubblicazione, i nuovi “follower” si scocceranno e vi toglieranno velocemente il segui. Quindi avrete sprecato tempo e soldi! 

Per tale motivo la combo migliore è : contenuti organici + sponsorizzate ( in questo caso, il budget mensile è di circa 300€)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

3) Ultimo punto, ma non meno importante, ho monitorato il costo del singolo follower/costo della singola azione. Se costava più di quanto era il ritorno sull’investimento, apportavo modifiche/cambiavo creatività, testo e continuavo a testare. Quindi è un processo da valutare di volta in volta. Niente ricetta segreta.

 

 

Alcuni “TRUCCHETTI” Instagram che puoi portare nella tua azienda.

 

  1. Instagram finalmente ha parlato! Basta sfilza di Hashtag sotto i post, ne bastano 3-5. (Ovviamente mi riferisco ad instagram. Con facebook meglio usarne al massimo 1 hashtag se vi va. Non perchè lo dico io, ma perché é questa la best practice.)
  2. NON usate sotto caroselli, igtv e reels gli hashtag. Se inserite gli hashtag perdete la possibilità di finire in esplora. Ricordo che “Esplora” permette al tuo post di essere visto da tante tante persone. Quindi a te la scelta. Io ho fatto qualche test da mesi e in effetti sto riscontrando questo.
  3. Costanza e storie instagram. Quando una delle due manca, faticherai ad ottenere risultati tangibili. 

 

Una novità molto interessante per le attività locali è “CERCA SULLA MAPPA”. A cosa può esserti utile? Cito direttamente i proprietari di Instagram:
“Inoltre, rappresenta un’opportunità per i proprietari di piccole imprese, che vogliono raggiungere e coinvolgere potenziali nuovi clienti ed è un modo ancora più facile per gli utenti di scoprire nuovi luoghi nelle proprie comunità”.


 

Sei ancora sicuro che Instagram serva solo per pubblicare foto con i pettorali, al mare o di uno scorcio suggestivo? 
Se vuoi sfruttare questo social come risorsa di business, chiamami al 331 1414 894 o rimaniamo in contatto su instagram.


 

Colgo l’occasione per invitarti all’attesissimo evento di Ram Consulting: La Grande Sfida in Tour, un evento che si ripeterà in tre appuntamenti su Benevento, Caserta e Salerno in tre venerdì consecutivi (1,8,15 ottobre) con ospiti d’eccezione.

La Grande Sfida in Tour

Se vuoi organizzare anche Tu una Grande Sfida sul tuo territorio o per la tua rete di relazioni con clienti e fornitori contattaci al 3387410536, saremo ben lieti di spiegarti come fare!

 

 

Filomena Pietrangeli
Marketing & ADS Analyst
filomenapietrangeli@ramitalia.it
331 1414894

Errori da non fare nella selezione del personale

Errori da non fare nella selezione del personale

Quando ho iniziato ad occuparmi di Selezione del Personale e ad affiancare gli imprenditori nello svolgimento di questa delicata e complicata attività, ho spesso notato una certa difficoltà da parte delle aziende di approcciarsi a un vero e proprio METODO.

INTUITO: può bastare?

Chi è alla guida di piccole e medie imprese, infatti, affida la scelta dei collaboratori molto spesso all’intuito e all’esperienza dell’imprenditore… non dico che sia sbagliato, immagino che molte volte questa tua innata abilità ti abbia aiutato a superare momenti difficili e portato anche a scegliere le persone giuste. Ma altre volte sarà capitato, quando ad esempio hai dovuto inserire un nuovo collaboratore, di rimanere successivamente deluso della scelta fatta… e ne hai pagato le conseguenze con stress, frustrazioni… e con le tue tasche.

Basarsi solo sul proprio intuito nella scelta dei collaboratori significa affidarsi al 50% di probabilità di scegliere correttamente, mentre avvalersi di un metodo consolidato, di una procedura accurata di valutazione, ci offre sicuramente delle possibilità in più di fare la scelta giusta.

“ABBIAMO POCO TEMPO!”

Un secondo elemento che spesso determina un’errata valutazione e, quindi, la scelta finale è l’urgenza di inserimento. La necessità di ricoprire un posto vacante o di individuare il candidato giusto in tempi brevi porta molto spesso ad errori di valutazione… e si finisce con scegliere il “meno peggio”.

Questo fattore può influire sulla percentuale di turnover del personale, vale a dire il tasso di ricambio del personale, che diventa PATOLOGICO quando appunto “l’andirivieni di personale è determinato da malfunzionamenti aziendali che causano prima l’insoddisfazione e poi l’abbandono delle risorse, limitando le possibilità di crescita e la competitività dell’impresa”. In questi casi, la ragione è da ricercare in una cattiva valutazione in fase di inserimento, oltre che appunto a una successiva gestione sbagliata delle persone che genera solitamente demotivazione e conseguente rinuncia del lavoro.

Si stima che un turnover patologico costi all’azienda sino al 150% della RAL del personale fuoriuscito. Questo dovrebbe far comprendere l’importanza di una corretta valutazione delle persone in fase di inserimento, che previene inevitabilmente dispersioni di energie e risorse economiche.

È la PERSONA GIUSTA al POSTO GIUSTO? 

C’è un ultimo aspetto di cui voglio parlarti che influisce anch’esso in maniera significativa sulla scelta che farai: l’adeguatezza al contesto del candidato. Ciò vuol dire che non tutte le persone vanno bene per tutti i luoghi di lavoro. Può succedere che un candidato ti entusiasmi particolarmente per competenze, conoscenze, atteggiamento… sembra proprio quello giusto!! Ma c’è qualcosa che potrebbe non renderlo adatto al contesto aziendale? È la PERSONA GIUSTA al POSTO GIUSTO?  Hai verificato, ad esempio, durante il colloquio se è una persona abbastanza intraprendente per assecondare le necessità di una scena aziendale in cui le persone devono possedere uno spiccato spirito di iniziativa?

Se non valuti anche questo elemento, potrebbe essere una delle cause che porterà la persona appena inserita a lasciare l’azienda molto prima del previsto… e ti ritroverai di nuovo al punto di partenza!

Queste situazioni di cui ti ho parlato finora nascono tutte da esperienze reali che ho riscontrato svolgendo negli anni l’attività di Ricerca e Selezione del Personale e sono gli errori più comuni che determinano l’insuccesso della scelta delle persone da inserire in azienda. È capitato anche a te di incorrere in uno di questi sbagli? Quali sono state le conseguenze?

Contattami al 333 22 46 285 per un confronto su questo argomento e un’analisi della tua scena attuale.

Sarò ben lieta di presentarti anche il Sistema di Selezione del Personale che abbiamo applicato in numerose aziende e che ci ha permesso di individuare e selezionare collaboratori di talento.

Il tema della corretta scelta e gestione dei collaboratori sarà uno dei temi che tratteremo anche nei tre appuntamenti de La Grande Sfida in Tour, un evento aperto a tutti, occasione imperdibile di scambio e condivisione, dove scoprire le azioni di successo che hanno aiutato molte imprese a superare crisi e difficoltà e ad emergere nell’attuale contesto economico.

la grande sfida

ISCRIVITI GRATUITAMENTE

Gli eventi sono gratuiti ma per i protocolli antiCovid i posti sono limitati, quindi affrettati a prenotarti su www.lagrandesfida.it.

Se vuoi organizzare anche Tu una Grande Sfida sul tuo territorio o per la tua rete di relazioni con clienti e fornitori contattami al 3332246285, sarò ben lieto di spiegarti come fare!

 

Martina Pengue
HR & Marketing Specialist
martinapengue@ramitalia.it
333 2246285

chi sono i microinfluencer

Chi sono i Micro influencer?

Con l’avvento dell’influencer marketing, sono nate nuove figure professionali che possono contribuire attivamente alla strategia di comunicazione digitale della tua azienda. Vuoi un esempio? Il micro influencer.

I micro influencer sono empatici e guadagnano la fiducia dei consumatori entrando in contatto con loro e dispensando consigli.

CHI SONO I MICRO INFLUENCER?

chi sono i microinfluencer

I micro influencer sono persone che hanno un seguito importante sui social e possono fare la differenza nella tua attività di web marketing. Vantano su Instagram un numero discreto di followers e vengono apprezzati per la fiducia che riescono ad ispirare alla loro community di riferimento.

CONOSCI TUTTE LE POTENZIALITÀ DEI MICRO INFLUENCER?

I micro influencer sono autorevoli, svolgono un ruolo importante in tutte le aree di interesse, dal marketing alla politica, dalla moda ai prodotti.

Queste nuove figure hanno competenze in un determinato settore e per questo motivo le persone si fidano dei loro consigli e delle loro parole. Il loro punto di forza è la community, composta da un gruppo di persone accomunate dall’interesse in una specifica area e tendenze social del momento.

Grazie all’utilizzo dei social e alla continua condivisione di informazioni, queste figure hanno conquistato la fiducia dei followers andando ad incrementare l’engagement rate, ovvero il rapporto tra il numero di followers e la media dei like di un contenuto pubblicato sui social.

Che tu sia un imprenditore o un esperto di marketing, entrare in contatto con un micro influencer può solo aumentare la conoscenza del tuo brand e farti ottenere contatti.

Effettua una ricerca dei micro influencer con i quali collaborare per promuovere il tuo brand o i prodotti della tua azienda.

 

Marika Pagliuca
Consulente Marketing
marikapagliuca@ramitalia.it

leader

E’ NELLE DIFFICOLTA’ CHE VENGONO FUORI I LEADERS

Nel recente sondaggio che abbiamo fatto per definire i requisiti per rilanciare o espandere un’attività nell’era post covid è emerso che Innanzitutto dobbiamo diventare  Leader/Influencer, per determinare quel cambiamento necessario a “risvegliare” il meglio delle coscienze e abilità di ognuno di noi, perché c’è proprio bisogno di tutti in questa ripartenza, soprattutto di guide, di figure di riferimento, di veri Leader, che influenzino positivamente, per il benessere comune chi ha più difficoltà o i tanti a cui mancano i riferimenti.

 Chi è un Leader/Influencer:

E’ colui che non importa quale sia la situazione, i mezzi e le risorse a disposizione si assume la responsabilità della propria attività, del proprio gruppo e dei risultati, positivi o negativi che essi raggiungono.

Non incolpa le circostanze o l’ambiente esterno di come si sente e di ciò che riesce o non riesce a fare, ma se ne assume la piena responsabilità e quindi sa che sta a lui cambiare la situazione e che ha il  ed il “dovere” di farlo.

Naturalmente la prima cosa che un collaboratore richiede a chi lo guida è che lui sia competente.

Che sia in grado di attrarre attenzione, entusiasmare ed interessare le altre persone.

Che possegga l’abilità di comunicare, di provare interesse per l’area e le persone che gestiscono e di essere in grado di comprendere appieno le circostanze in cui i propri collaboratori operano.

Capacità di comprensione unita a competenza é probabilmente il carattere ideale.

Un Leader/Influencer deve inoltre provare e suscitare AFFINITA’ nelle persone che guida e di cui condivide i SOGNI e le ASPIRAZIONI.

L’abilità di dirigere può anche essere composta di forza (determinazione) e capacità di chiedere ai propri collaboratori, perché i VERI leader hanno uno scopo che perseguono con intensità elevatissima.

Ed è soprattutto nelle difficoltà (come in questo periodo) che escono fuori i veri LEADER!

Perché alla fine è nelle difficoltà che se siamo uniti e facciamo sistema, tiriamo fuori il meglio delle nostre abilità. Come in quella scena della serie Lost,

leader

in cui dopo l’incidente aereo, Jack il protagonista rivolgendosi ai compagni di sventura che si accapigliavano l’un l’altro dice: “ Se ognuno pensa a se stesso, va tutto a rotoli, è il momento di organizzarci e stare uniti per capire cosa fare e come batterci per venirne fuori e se non riusciamo a vivere insieme…moriremo da soli”.

E’ quindi proprio in periodi come questi che c’è bisogno di persone che si assumano la responsabilità di orientare e guidare gli altri. E tu che tipo di leader sei e soprattutto come devi muoverti e cosa ispirare alle persone che guidi, nella vita come nel lavoro?

Vieni a scoprirlo iscrivendoti gratuitamente ad uno dei prossimi eventi gratuiti di Ram Consulting: La Grande Sfida in Tour, a Benevento o Caserta o Salerno, dell’1, 8 e15 ottobre con me, Dante Ruscello, Marketing & Innovation Manager di Ram Consulting e come ospiti d’eccezione, imprenditori che stanno ottenendo grandi risultati anche in questi tempi così complicati.

la grande sfida

ISCRIVITI ALL’EVENTO GRATUITO

Se vuoi inoltre candidarti come relatore od organizzare anche Tu un evento La Grande Sfida sul tuo territorio o per la tua rete di relazioni con clienti e fornitori contattami direttamente al 335435785 o scrivimi a pasqualetardino@ramitalia.it sarò ben lieti di spiegarti come fare!

 

Pasquale Tardino
Formatore e C

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“Andrai, tornerai, non morirai in guerra”

Un soldato, prima di partire per la guerra, interpellò l’oracolo della Sibilla Cumana sull’esito della propria missione. Alla domanda, il giovane ricevette tale responso:

“Ibis redibis non morieris in bello” – Andrai tornerai non morirai in guerra.

Forte del responso positivo il giovane soldato andò in battaglia. Il soldato morì.

In realtà il senso della frase si capovolge a seconda di dove si colloca la virgola:

1) Prima della negazione: “Andrai, tornerai, non morirai in guerra” – il responso lascia presagire l’esito positivo della missione.

2) Dopo la negazione: “Andrai, non tornerai, morirai in guerra” – il significato diventa esattamente il contrario.

Ok Silvia, carina la leggenda…ma perché me la racconti?!

Il senso è molto semplice: quando parli con un tuo collaboratore, persino una virgola o una parola può fare la differenza e cambiare completamente la comprensione del tuo messaggio.

Pensaci…quante volte ti è capitato di trasferire un’attività che credevi facile e poi hai ottenuto un risultato completamente diverso? 

Insomma, la regola aurea è:

non dare mai per scontato che il tuo collaboratore abbia capito ciò che intendi, ma chiarisci il senso di ogni parola e assicurati che il compito sia stato ben compreso negli obiettivi e nelle tempistiche.

Come fare? Ecco 5 suggerimenti pratici.

COME OTTENERE COSE FATTE BENE, LA PRIMA VOLTA

 

1) DAI UN NOME AL RISULTATO

Identifica con chiarezza qual è il risultato che il tuo collaboratore deve ottenere. Quindi non fermarti ad una definizione sommaria, ma chiarisci con esattezza i passi da compiere per ottenerlo.

Questo vale soprattutto quando chiedi ai collaboratori di intraprendere azioni diverse dalla normale routine o quando hai persone nuove che ancora non hanno un livello di competenza e maturità adeguato.

Ad esempio:

quando chiedi a un commerciale di portare più clienti”   chiarisci quanti clienti entro quanto tempo e quali azioni deve fare per portare più clienti.

2) CHIARISCI IL SENSO DELLE PAROLE

Le parole, anche quelle apparentemente più chiare, possono assumere significati diversi a seconda di come vengono intese dalle persone.

Quando faccio un colloquio di selezione e un candidato mi dice di ambire a una crescita professionale, gli chiedo sempre: “cosa intendi per crescita professionale?”

Ed ecco che le risposte variano completamente; per qualcuno crescita professionale è arrivare a ricoprire ruoli di responsabilità e gestire persone, per altri è imparare cose nuove e sempre diverse, per altri è consacrare il proprio percorso di studi con un lavoro all’altezza…e via dicendo con le più svariate interpretazioni personali.

Insomma, per evitare malintesi e perdite di tempo, chiarisci esattamente il significato di ogni parola.

Ad esempio:

quando dici a un tuo collaboratore di creare un bel post, un bell’articolo, una bella vetrina…digli  cosa intendi con il termine bello! 😀

3) DAI UNA DATA DI SCADENZA

Un compito senza una scadenza…ha l’80% di probabilità di cadere nel vuoto! XD

Non significa che il tuo collaboratore sia mediocre o inaffidabile, è semplicemente che tra tante attività qualcosa può sfuggire.

Quindi, per ogni compito che attribuisci definisci anche il tempo entro cui va portato a termine.

Ad esempio:

chiedi al tuo collaboratore di mandarti una relazione  specifica entro quando va inviata.

4) RICAPITOLATE INSIEME IL TUTTO

Prima di dare per scontato che sia tutto chiarissimo, un buon suggerimento è quello di chiedergli di ricapitolare il tutto. Questo vale soprattutto quando hai un collaboratore nuovo o inesperto.

In questo modo sarà lui a spiegarti cosa ha capito e come intende farlo e il rischio di perdere tempo con malintesi o informazioni poco chiare si limiterà in maniera esponenziale.

5) MANTIENI IL CONTROLLO

Uno degli errori più comuni degli executive mediocri è quello di abbandonare il collaboratore a sé stesso “sperando” che lui riesca ad ottenere quanto stabilito.

Il segreto, invece, è controllare l’andamento della missione. Prima della scadenza della data stabilita, vai dal tuo collaboratore per vedere come sta andando. In questo modo ti accorgerai se sta incontrando delle difficoltà nell’esecuzione e puoi quindi aiutarlo a sbloccarsi.

Se non fai questo, corri il rischio di trovarvi con una brutta sorpresa alla data di scadenza.

La chiave qui è CONTROLLO = CERTEZZA DELL’OTTENIMENTO DEL RISULTATO.

Ok, adesso hai tutti i suggerimenti pratici su come ottenere un buon risultato dai tuoi collaboratori, la prima volta. 😊

Parleremo di gestione aziendale e delle persone anche al nostro prossimo evento, La Grande Sfida in Tour, l’evento business gratuito dedicato al Management d’Impresa.

Un evento che si ripeterà in tre appuntamenti su Benevento, Caserta e Salerno, in tre venerdì consecutivi l’1, 8 e 15 ottobre, con ospiti d’eccezione per ogni tappa.

Un’occasione unica di scambio, arricchimento e ispirazione e per tessere utili relazioni professionali e nuove opportunità di business.

Insomma, il modo migliore per ripartire e lanciarti con entusiasmo nel mondo di opportunità che ci attendono.

Naturalmente ti aspetto! E se vuoi saperne di più oppure vuoi organizzare anche Tu una Grande Sfida sul tuo territorio o per la tua rete di relazioni con clienti e fornitori, contattami al 329 3859803 e sarò ben lieta di spiegarti come fare!

 

REGISTRATI GRATUITAMENTE

 

Silvia Lansione
Business Management Consultant
silvialansione@ramitalia.it – 329 3859803

LA STORIA SI RIPETE

La storia si ripete: “ ’a papa’ …ma tu che lavoro fai??”

Qual è la cosa più difficile per una persona che lavora nel digitale?

No …non è creare contenuti di valore e nemmeno usare bene le ADS …è una cosa assai più difficile e ardimentosa: cercare di spiegare ai tuoi genitori (e spesso anche agli amici) che lavoro fai.

Io sono anni che di tanto in tanto sento pronunciare la magica frase da mio padre: “’A papàma tu …che lavoro fai?”

E sembra incredibile …davvero! Anche se ora mi fa tanto ridere.

La prima volta ho risposto “Papino, sono una consulente aziendale in marketing e comunicazione. Di tanto in tanto, pensa, faccio anche la formatrice”. Ma ingenuamente pensavo di aver fatto centro.

Certo, col tempo ho capito il momento di incertezza che lo attraversa nel momento in cui, nel parlare con gli amici e i parenti, declama orgoglioso il lavoro dei suoi figli …perché gli è ben chiaro, lo capisce …e arrivando a me si affretta a dire “boh, non so, ho capito che fa qualcosa nella comunicazione […]”. Così poi ci riprovo a spiegarglielo al meglio!

Quando arrivano i successivi tentativi sono gasata e con grande enfasi parlo di quello che faccio, di quanto sia bello e formativo anche per me stessa, diverso seppur uguale per ogni cliente. Parlo degli Imprenditori che conosco, della rete di relazioni che ho creato, che aiuto le aziende a crescere in termini di valore e fatturato tramite internet, tramite le mie idee, le mie strategie e l’esperienza che ho maturato in questi anni…e lui annuisce convinto. So che alla fine qualcosa ha colto o forse tutto …ma lo avrà dimenticato tra una settimana.

Mi sono messa l’animo in pace e vuoi sapere perché?

Perché ho compreso che per lui (come per tante altre persone della sua generazione) questo lavoro “non esiste”. Il nostro è un lavoro della nuova era, qualcosa che fino a 10 anni fa neanche era immaginabile, ma rappresenta esattamente il futuro.

Se penso a come potrebbe essere una “guida alle spiegazioni” per chi lavora nel mio settore …me la immagino come uno dei testi più lunghi del mondo.  

la storia si ripete

E non scherzo affatto! Questo è un problema che coinvolge tutti quelli che lavorano nel mondo mutevole e poco definitivo del digitale …tranne l’informatico, questo sì che lo capiscono, lui gioca con il computer!

Perché spiegare ciò che facciamo ai nostri genitori, ai nostri amici, vuol dire anche farli partecipi del cambio di paradigma in corso, illustrare il funzionamento di un sistema operativo, di un social network e di tante altre cose ancora.

 

È un lavoro per cui la formazione tradizionale va affiancata a tanto studio individuale su corsi e piattaforme online, dove tu hai deciso di muoverti prima degli altri, senza aspettare che qualcuno ti dica cosa studiare o quando farlo.

Perché ho scelto questa professione?

Innanzitutto e lo dico davvero, credo che questa professione abbia scelto me …e non mi lascia andare!

I mercati attuali, sempre più concorrenziali e complessi, richiedono Professionisti dinamici nel cogliere i cambiamenti e nell’ideare strategie di marketing che rispondano concretamente a una pluralità di individui e gruppi sempre più esigenti e consapevoli del proprio ruolo in relazione ai brand.

Per tutte le aziende è dunque fondamentale la presenza di un consulente Digital Manager poliedrico e moderno, capace al contempo di destreggiarsi praticamente su tutte le azioni per il presidio del web, ma con una visione manageriale, necessaria per una gestione a 360 gradi della moderna funzione “Digital Marketing”.

 

Vorrei chiudere semplicemente ricordando a chi legge che “se pensi di aver trovato la tua strada professionale, qualunque essa sia non pensare a come convincere chi ti sta accanto che è quella giusta, pensa a come dimostrargli con i fatti che è stata quella giusta”.

Se vuoi vincere la tua Grande Sfida professionale allora non puoi mancare al nostro GRANDE EVENTO gratuito “La Grande Sfida in tour”. Ne uscirai cambiato!

 

Paola Catalano
Marketing & Comunicazione
paolacatalano@ramitalia.it
333 6300629

L’evoluzione della grafica e della comunicazione

L’evoluzione della grafica e della comunicazione

Negli ultimi anni la grafica ha subìto un’enorme evoluzione, soprattutto dovuta al processo di tecnologizzazione a cui abbiamo assistito.

 

Voglio partire da una premessa…

In questi anni si sono succedute infinite mode nel campo del design ma a mio avviso non è consigliabile seguirle ciecamente, perché, sebbene possano attirare momentaneamente, sono, come sempre, passeggere.

Attenzione!!!

Non sto dicendo di utilizzare design vecchi e superati, anzi, rinfresca la tua immagine, senza però mai stravolgerla. Insomma, adeguati agli standard grafici del momento, ma senza mai dimenticare chi sei.    

 

 

Vediamo nel dettaglio cosa è successo negli ultimi anni:

 

Smartphone… tutto è diventato responsive (siti web, fotografie, loghi)

La diffusione degli smartphone ha portato sicuramente ad una rivoluzione nel modo in cui comunichiamo. Infatti i contenuti che realizziamo devono avere lo stesso impatto e la stessa leggibilità sia su schermi cosi piccoli che su schermi enormi.

Così, è arrivato il design responsive e cioè siti, immagini ed altri elementi grafici che scalano e si adattano ai vari dispositivi.

Ad esempio, nel logo design, le grandi aziende hanno sviluppato brand flessibili, che variano a seconda dello spazio che possono occupare.

 

 

Comunicazione social

Fino a poco tempo fa, la grafica era qualcosa di prettamente inerente alla stampa, oggi non è più così.

La maggior parte della grafica prodotta oggi viene creata per comunicare online, sui social.

Più piattaforme, più persone online, più voci a contendersi l’attenzione.

Ovviamente tutto questo ha cambiato il modo di comunicare e, quindi, di fare grafica.

Qualche consiglio:

Scegli dei social consoni alla tua attività: il pubblico di questo network fa davvero al caso tuo?
Non basta essere presenti su tutti i social network, anzi spesso è anche controproducente.

• Tieni i tuoi profili social aggiornati.

• Non pubblicare foto di volantini o di bigliettini da visita, cerca sempre di distinguere la comunicazione online da quella offline.

Non devi dire cose diverse fingendoti qualcun altro, devi semplicemente dirle in modo diverso.

 

Risorse più accessibili

I designer oggi hanno la possibilità di accedere ad una quantità infinita di risorse:

Adobe Creative Cloud diventa abbonamento

I software di Adobe sono i programmi per fare grafica più utilizzati.
Prima del 2011, se volevi utilizzarli, dovevi comprare la licenza del singolo software ad un prezzo abbastanza alto. Nel 2011, Adobe ha introdotto l’abbonamento Creative Cloud: un pagamento mensile per accedere a tutti i programmi, costantemente aggiornati e migliorati di anno in anno.

E questo ha cambiato enormemente il livello di accessibilità. Perché, adesso, chiunque se li può permettere spalmando la spesa mese per mese.

 

Fonts reperibili gratuitamente online

Oggi diamo per scontato questo elemento ma avere a disposizione migliaia di font gratuitamente è una cosa MERAVIGLIOSA!

 

Decine di siti web da cui scaricare file di ogni genere

Hai bisogno di una foto, un video, un file vettoriale, un mockup, un font ?

Cerchi su Google, la scarichi gratuitamente ed è fatta!

 

 

 

Cambiano gli strumenti, cambia il modo di lavorare o i supporti tecnologici che si usano ma i principi base della grafica rimangono sempre quelli.

 

 

Hai trovato utile questo articolo?

Se ti va di approfondire la questione contattami, sarò felice di scambiare due chiacchiere con te.

 

 

Ah, ho una comunicazione importantissima da farti…

Ti sei già iscritto alla quinta edizione de LA GRANDE SFIDA IN TOUR?

Un evento che si ripeterà in tre appuntamenti a 📌 Benevento, Caserta e Salerno , rispettivamente venerdì 1, venerdì 8 e venerdì 15 ottobre, sempre dalle 17.00 alle 20.00, con ospiti d’eccezione per ogni tappa.

Un’occasione unica di scambio, arricchimento e ispirazione e per tessere utili relazioni professionali e nuove opportunità di business.

Se non lo hai già fatto… non perdere altro tempo!

ISCRIVITI

 

 

 

 

Mariasperanza Assini
Graphic Designer
mariasperanzaassini@ramitalia.it
333 3194535

 

Bonus Pubblicità 2021: scadenza il 31 ottobre

Nella stagione dei bonus e dei voucher, pre e post Covid, resiste ancora tra luci e ombre il Bonus Pubblicità, il credito d’imposta riconosciuto alle imprese che investono sui canali editoriali di radio, tv, carta stampata e testate online.

Un Bonus che ha ridato linfa all’editoria ma che ha anche generato polemiche per le percentuali di credito d’imposta, alla fine sempre inferiori a quelle dichiarate ma comunque efficaci.

Giunto al suo quarto anno il Bonus Pubblicità resiste comunque e, grazie alla testata giornalistica online www.Sinergicamente.info di cui sono Direttore Responsabile, Ram Consulting Italia ha offerto al mercato servizi di pubblicità editoriale con doppio beneficio per le aziende, di visibilità online da un lato e di credito d’imposta dall’altro.

Per il Bonus 2021 una prima finestra per presentare domanda si era aperta a marzo, ora si riapre dall’1 al 31 ottobre, per la seconda e ultima finestra, superata la quale non sarà piu’ possibile accedervi.

“Ok Dante, ma quindi che mi consigli di fare, la faccio la domanda oppure non ne vale la pena???”

“Secondo me sì, vale sempre la pena presentare domanda, e per due ragioni. La prima è che si può rinunciare in qualsiasi momento senza alcuna conseguenza o penalità, la seconda è che le spese in pubblicità editoriale possono essere sostenute fino ai primi mesi del 2022, vigendo il principio di competenza per gli investimenti pubblicitari. Insomma, c’è ancora un po’ di tempo per decidere il da farsi, e poi un po’ di credito d’imposta non guasta mai!!!”

E allora se ti interessa approfondire l’argomento rispondi a questa mail o contattami subito al 3387410536, il tempo stringe!!!

 

Il tema della finanza agevolata sarà non a caso uno di quelli che tratterò nei primi 3 venerdì di ottobre negli appuntamenti de La Grande Sfida in Tour, il super evento di Ram Consulting Italia che farà tappa l’1, l’8 e il 15 ottobre a Benevento, Caserta e Salerno. Finalmente si torna in aula e in presenza e non vediamo l’ora, insieme agli imprenditori ospiti d’eccezione, di raccontare alla platea delle Piccole e Medie Imprese e di liberi professionisti che già numerosi si stanno registrando il nostro punto di vista sul business d’impresa ai tempi del Covid e del Green Pass.

Gli eventi sono gratuiti ma per i protocolli antiCovid i posti sono limitati, quindi affrettati a prenotarti su www.lagrandesfida.it.

 

Se vuoi organizzare anche Tu una Grande Sfida sul tuo territorio o per la tua rete di relazioni con clienti e fornitori contattami al 3387410536, sarò ben lieto di spiegarti come fare!

 

 

Dante Ruscello
Digital Marketing Executive
danteruscello@ramitalia.it