6 CAPPELLI per un Business Multipensiero

Ognuno di noi ha dei Talenti, delle Abilità e delle Attitudini che cerchiamo di esprimere al meglio al lavoro e più in generale nel quotidiano.
Purtroppo spesso non ci riusciamo, perché c’è chi ha un approccio più logico/razionale e chi istintivo/emotivo (i due emisferi del cervello).

Cos’è meglio??? TUTTO!

Perché per riuscire davvero, per avere successo, più si riesce a vedere la situazione da diversi punti di vista (ad esempio i clienti, i collaboratori, i commerciali, gli amministrativi, il titolare etc) più opzioni si hanno a disposizione per ottenere la massima Performance più riusciamo nell’intento di affermarci.

Purtroppo vedo spesso nel mio lavoro di coaching nelle imprese, persone correre confusamente, ottenendo il minimo indispensabile per sopravvivere, sprecare tempo, energia ed opportunità, perché non si riesce a pensare e mantenere in funzione un’organizzazione fluida e funzionale. Da tanti anni studio ed applico nelle imprese il Performance Management e ti assicuro che a volte basta davvero poco per realizzare cose all’apparenza inimmaginabili 🙂

Ti faccio nel VIDEO un esempio di operatività MULTIPENSIERO: I 6 CAPPELLI per Ideare e Realizzare un Business di Successo:

 

I 6 CAPPELLI per Ideare e Realizzare un Business di Successo, sarà anche il titolo del mio intervento al prossimo workshop GRATUITO targato Ram Consulting Italia “La Grande Sfida…reloaded”.

 

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Buona Vita e Vento Favorevole.

 

 

 

Pasquale Tardino
Formatore e Coach
pasqualetardino@ramitalia.it

Pronto! CIAK…Si telefona

La comunicazione è un’azione importante nella vita di tutti i giorni e tra tutti gli individui. Le motivazioni possono essere molte: se manca la comunicazione le idee non possono avere un passaggio, le scoperte rimarrebbero nascoste, i pensieri non verrebbero condivisi, le persone non si conoscerebbero pienamente tra di loro e così mancherebbe anche una messa in comune delle situazioni positive o negative.

Comunichiamo attraverso le parole che diciamo e le modalità con le quali le formuliamo, ma comunichiamo anche quando non parliamo, attraverso gli sguardi e le espressioni che facciamo; e comunichiamo attraverso i nostri comportamenti, l’esempio che mostriamo e persino attraverso i risultati che otteniamo.

Se la comunicazione sul luogo di lavoro, con i nostri clienti o potenziali tali risulta difficile già sostenuta one to one …pensate a quanto debba esserlo ancora di più quando dobbiamo sostenere una telefonata commerciale. Stiamo parlando di un mezzo in cui (il Telefono), venendo meno la presenza fisica dell’altro, la comunicazione risulta alquanto “ridotta” e ci si espone facilmente a fraintendimenti. Ma è possibile trovare degli escamotage … delle soluzioni …e prepararsi all’imprevisto facendo sì che quest’ultimo giochi a nostro vantaggio.

Cosa dire? Come attirare l’attenzione? Come evitare di essere liquidati con uno sbrigativo “non ci interessa”?

Spesso è proprio la paura di ricevere una risposta negativa da parte dell’interlocutore che determina l’esito di una conversazione telefonica, per cui prima di metterci al telefono dovremmo innanzitutto imparare ad assumere un buon atteggiamento mentale e convertire le nostre credenze personali da negative (“si infastidirà”, “sarà disturbato dalla mia telefonata”, “riaggancerà!” ecc…)in positive (“lo aiuterò a risolvere un problema”, “otterrà dei grandi benefici dalla mia proposta”, “la mia telefonata svolterà in positivo la sua giornata” ecc…).

Ti sembrerà banale, ma il tuo atteggiamento, anche in questo caso, può davvero fare la differenza!

Se pensi positivo, agirai in maniera positiva…e quando comunichi al telefono questo si traduce nel rivolgersi a chi si trova dall’altro lato della cornetta in maniera cordiale, gentile e disponibile…e anche se ti capita di ricevere una risposta poco gradevole, affronta la situazione con garbo e comprensione, mettendoti nei panni del cliente o potenziale tale che ha tutto il diritto di fare domande o mostrare diffidenza (considerando l’approccio aggressivo adottato oggigiorno dai call-center); ciò che può differenziarti dal freddo centralista del call-center sono le buone maniere, perché aldilà delle competenze tecniche, ciò che ha maggior valore sono…le competenze emotive.

E quindi, la prima regola per comunicare efficacemente al telefono è semplicemente questa: essere gentili. La gentilezza è disarmante, spiazza chi vuole riagganciare, calma chi è arrabbiato.

 

Martina Pengue
HR & Marketing Specialist
martinapengue@ramitalia.it
3332246285

 

Paola Catalano
HR & Marketing Specialist
paolacatalano@ramitalia.it
333.6300629

fai crescere i tuoi collaboratori?

“UTILIZZI I COLLABORATORI PER FAR CRESCERE LA TUA AZIENDA O LA TUA AZIENDA PER FAR CRESCERE I COLLABORATORI?”

Questa domanda, posta ad una classe di dirigenti di aziende differenti durante il corso di Leadership Revolution, ha avuto una “non risposta” ovvero una silenziosa riflessione da parte dei partecipanti…

L’imprenditore di un tempo veniva definito CAPO, oggigiorno tale termine è stato sostituito con quello di LEADER.

L’armonia o la disarmonia che si respira e si vive in un’azienda, dipende da come essa viene gestita “dall’alto”, impartire ordini e farli eseguire, anche se inizialmente può funzionare, a lungo andare perde efficacia e l’azienda non sarà più in grado di ottenere i risultati che si era preposta e soprattutto non crescerà.

Un team di lavoro forte e unito si evince da un’armonia interna, capace di ripercuotersi anche all’esterno, caratterizzata da fiducia, lealtà, stima e affiatamento tra tutti i componenti a partire da chi lo gestisce fino ad arrivare all’ultimo collaboratore.

Spesso risulta difficile coniugare le differenti menti, con altrettanti modi di pensare e idee disparate ma riuscirci significa avere maggiori idee innovative che porteranno a risultati vincenti e quindi la MOTIVAZIONE si alza in maniera esponenziale.

MOTIVAZIONE + PASSIONE = SUCCESSO

La differenza tra capo e leader è abissale:
Il Capo: dirige, usa i collaboratori, demotiva il team, ordina, dice “fallo”, mette al centro “IO”.

Il Leader: istruisce, entusiasma, spiega, potenzia il team, stimola, si confronta, mette al centro “NOI”.

Per un leader la COMUNICAZIONE ha ruolo importantissimo; per essere un leader efficace bisogna essere ASSERTIVI, cioè assumere la capacità di far valere le proprie idee senza prevaricare o calpestare gli altri, ed EMPATICI, cioè la piena comprensione degli stati d’animo altrui.

Una buona comunicazione è fondamentale e soprattutto contaminante all’interno del gruppo.

Seminare un buon seme è la mossa base dell’arte di EDUCARE ma, per raccogliere degli ottimi frutti, bisogna farlo con amore, ottimismo, confronto, responsabilità e credere prima di tutto nelle proprie capacità/potenzialità per poterle successivamente riconoscerle in chi si ha di fronte.

In questo modo si appresta a sorgere un nuovo orizzonte agli occhi del manager e dei suoi collaboratori e si attiva un processo virtuoso e contagioso di BENE collettivo, orientato a pensare all’azienda come un luogo proprio e non subire gli ordini da parte del dirigente; ognuno sarà parte attiva per giungere alla stessa meta, in tal modo la meta non sarà assoluta anzi si riuscirà a raggiungerne altre e poi altre, ancor più ambiziose, che nessuno avrebbe immaginato fin a quel momento.

Amare ciò che si “semina”, curandone fin dal primo giorno ogni singolo semino, a sua volta semina nell’altro un buon ricordo e un buon ricordo può diventare l’appoggio a cui aggrapparsi nei momenti di sbandamento.

 

“La tempesta è capace di disperdere i fiori ma non è in grado di sradicare i semi”
Kahil Gibran

 

Barbara Fusco
Consulente & Coach
barbarafusco@ramitalia.it
348 9939434