Allora? Fai crescere i tuoi collaboratori?

Ciao,
hai avuto modo di leggere l’articolo della scorsa settimana?
Te lo ripropongo:

“UTILIZZI I TUOI COLLABORATORI PER FAR CRESCERE LA TUA AZIENDA
O LA TUA AZIENDA PER FAR CRESCERE I TUOI COLLABORATORI?”

VAI ALL’ARTICOLO

Bella domanda, vero?
Oggi, investire sul capitale umano infatti, vale molto di più che investire su quello economico…

Sai il perché?

Dagli ultimi dati statistici si evince che le aziende, che hanno investito sulle proprie risorse umane, hanno avuto, mediamente, un incremento di utili aziendali del +20% nel solo primo anno.
Questo spiega perché, anche in tempi difficili, alcune aziende crescono ed altre soccombono nel mercato dell’iper-concorrenza.

CHI NON SI FORMA SI FERMA!
Ognuno di noi, per affrontare questi tempi difficili deve costantemente aggiornarsi, su tutti gli ambiti, per sviluppare il proprio business. Ciò vale ancora di più se gestisci un team di persone che bisogna costantemente formare per rispondere alle continue richieste ed esigenze del mercato.
E qui spesso ci blocchiamo di fronte ai costi che riteniamo elevati, quando la realtà dimostra che la formazione costa ancora di più non farla.

Oggi, però, c’è una grande opportunità per la tua impresa: che tu voglia svilupparla dal punto di vista del marketing o che voglia formare il tuo staff per ottenere migliori performance, lo puoi ottenere quasi a COSTO ZERO, con tutti gli incentivi e i fondi per sviluppare le imprese nella nostra regione.

Contattami subito e sarò lieta di darti tutte le informazioni per sfruttare al meglio tale opportunità.

“Tutti i grandi cambiamenti cominciano con una decisione”

Ti auguro un ottimo lavoro!

 

Barbara Fusco
Consulente & Coach
barbarafusco@ramitalia.it
348 9939434

Come vendere al telefono

Usi quotidianamente il telefono per vendere il tuo prodotto o servizio a potenziali clienti che non conosci?
• Quando provi a contattare i tuoi clienti ricevi sempre risposte negative?
• Ad ogni nuova chiamata rifiutata ti assale un’ondata di delusione?

Beh, se anche tu hai riscontrato queste problematiche nelle tue conversazioni telefoniche è perché il telemarketing è un attività che spaventa anche i migliori venditori!

Non solo perchè non hai avuto interazioni precedenti con queste persone e non sai cosa aspettarti, ma soprattutto perchè il telemarketing non viene sempre ricevuto con piacere dalle persone!

Sai perché questo accade?

Perché la politica aggressiva adottata negli ultimi anni da molti call center, impegnati più spesso a spingere incondizionatamente i propri servizi, piuttosto che a comprendere le reali esigenze del cliente, ha reso il telemarketing una delle pratiche commerciali più odiate dai clienti e temute dai lavoratori!

 

 

Fortunatamente ci sono diverse tecniche per far si che tu sia preparato al meglio e abbia chiamate di vendita di successo. Ecco alcuni suggerimenti:

1) ADOTTA IL GIUSTO ATTEGGIAMENTO MENTALE
Prima di qualsiasi telefonata impara ad assumere un buon atteggiamento mentale. Ti immagini se, per esempio, dovessi comprare un paio di scarpe nuove e uscissi di casa senza voglia o magari arrabbiato o lagnoso?
Tutti i negozi non ti piacerebbero, i commessi sarebbero odiosi, le scarpe sarebbero strette, di colori fuori moda e…puzzerebbero di nuovo!
Allora la soluzione è trasformare la tua credenza personale da negativa (limitante) in positiva (potenziante). Sono infatti le nostre credenze personali che ci portano al successo o all’insuccesso.

2) CHIARISCI L’OBIETTIVO
Essenziale è chiarirsi l’obiettivo. Cioè qual è lo scopo della telefonata e cosa ti prefiggi. In realtà, lo scopo unico di una telefonata nel tuo lavoro è…FARE UNA VENDITA od OTTENERE UN APPUNTAMENTO per farla.

3) ALZA LA CORNETTA E CANTA…L’A.I.D.A.!
No, non è l’opera di Giuseppe Verdi, bensì una potente tecnica che dovresti utilizzare ogni volta per imparare a gestire più efficacemente la tua conversazione telefonica.

A : attira l’ATTENZIONE
Non hai una seconda opportunità per fare una buona prima impressione!

I : suscita INTERESSE
Come? Imparando a metterti nei suoi panni. Infatti, quando vai a comprare qualsiasi cosa, la scelta di un prodotto o servizio proviene dalle emozioni che quella determinata cosa suscita in te. Scopri l’esigenza del tuo interlocutore.

D: provoca DESIDERIO
Non compriamo un prodotto o servizio, ma le immagini che le nostre rappresentazioni interne ci proiettano: l’idea di una condizione migliore, un sogno da realizzare ecc… Al telefono non puoi far toccare con mano o dimostrare, per cui è fondamentale riuscire a trasformare le parole in immagini. Agisci di fantasia, fai associazioni positive.

A: attraverso l’AZIONE ottieni l’ACCORDO
Ricorda di mantenere un atteggiamento mentale positivo: dai per certo che il tuo risultato (accordo) sia già raggiunto. Come si fa concretamente? Chiedendo! Se non chiedi come fai ad ottenere il tuo accordo?

4) PARLA ALLA PERSONA…PRIMA CHE AL CLIENTE!
Un Cliente, prima di essere tale, è una PERSONA con le sue impressioni, emozioni e situazioni problematiche. Quindi impara ad ASCOLTARE l’interlocutore cioè prestagli attenzione, individuando i suoi reali bisogni e particolari Stati Emotivi.

 

Ricordati sempre che il telefono, se usato correttamente, è lo strumento più potente per vendere al meglio noi stessi, la nostra attività e i nostri servizi.

 

 

Consulente HR & Comunicazione
silvialansione@ramitalia.it

fai crescere i tuoi collaboratori?

“UTILIZZI I COLLABORATORI PER FAR CRESCERE LA TUA AZIENDA O LA TUA AZIENDA PER FAR CRESCERE I COLLABORATORI?”

Questa domanda, posta ad una classe di dirigenti di aziende differenti durante il corso di Leadership Revolution, ha avuto una “non risposta” ovvero una silenziosa riflessione da parte dei partecipanti…

L’imprenditore di un tempo veniva definito CAPO, oggigiorno tale termine è stato sostituito con quello di LEADER.

L’armonia o la disarmonia che si respira e si vive in un’azienda, dipende da come essa viene gestita “dall’alto”, impartire ordini e farli eseguire, anche se inizialmente può funzionare, a lungo andare perde efficacia e l’azienda non sarà più in grado di ottenere i risultati che si era preposta e soprattutto non crescerà.

Un team di lavoro forte e unito si evince da un’armonia interna, capace di ripercuotersi anche all’esterno, caratterizzata da fiducia, lealtà, stima e affiatamento tra tutti i componenti a partire da chi lo gestisce fino ad arrivare all’ultimo collaboratore.

Spesso risulta difficile coniugare le differenti menti, con altrettanti modi di pensare e idee disparate ma riuscirci significa avere maggiori idee innovative che porteranno a risultati vincenti e quindi la MOTIVAZIONE si alza in maniera esponenziale.

MOTIVAZIONE + PASSIONE = SUCCESSO

La differenza tra capo e leader è abissale:
Il Capo: dirige, usa i collaboratori, demotiva il team, ordina, dice “fallo”, mette al centro “IO”.

Il Leader: istruisce, entusiasma, spiega, potenzia il team, stimola, si confronta, mette al centro “NOI”.

Per un leader la COMUNICAZIONE ha ruolo importantissimo; per essere un leader efficace bisogna essere ASSERTIVI, cioè assumere la capacità di far valere le proprie idee senza prevaricare o calpestare gli altri, ed EMPATICI, cioè la piena comprensione degli stati d’animo altrui.

Una buona comunicazione è fondamentale e soprattutto contaminante all’interno del gruppo.

Seminare un buon seme è la mossa base dell’arte di EDUCARE ma, per raccogliere degli ottimi frutti, bisogna farlo con amore, ottimismo, confronto, responsabilità e credere prima di tutto nelle proprie capacità/potenzialità per poterle successivamente riconoscerle in chi si ha di fronte.

In questo modo si appresta a sorgere un nuovo orizzonte agli occhi del manager e dei suoi collaboratori e si attiva un processo virtuoso e contagioso di BENE collettivo, orientato a pensare all’azienda come un luogo proprio e non subire gli ordini da parte del dirigente; ognuno sarà parte attiva per giungere alla stessa meta, in tal modo la meta non sarà assoluta anzi si riuscirà a raggiungerne altre e poi altre, ancor più ambiziose, che nessuno avrebbe immaginato fin a quel momento.

Amare ciò che si “semina”, curandone fin dal primo giorno ogni singolo semino, a sua volta semina nell’altro un buon ricordo e un buon ricordo può diventare l’appoggio a cui aggrapparsi nei momenti di sbandamento.

 

“La tempesta è capace di disperdere i fiori ma non è in grado di sradicare i semi”
Kahil Gibran

 

Barbara Fusco
Consulente & Coach
barbarafusco@ramitalia.it
348 9939434

2019: L’Anno che ci Meritiamo

Che Anno è stato il 2018?

Fondamentalmente di assestamento, dopo la crescita dell’anno precedente, e nonostante le previsioni per il 2019 non siano entusiasmanti, la tendenza è di lenta ma costante ripresa per i mercati e finalmente la parola “crisi”, è ormai più un alibi per sfigati che reale pericolo.

Nel nostro piccolo la soddisfazione di aver dato un contributo, che come recita il nostro “claim” miglioriamo l’impresa! 10 ANNI di RAM con un contributo sempre crescente, alle tante aziende sul territorio che ci hanno accordato la loro fiducia, con incrementi dal 20% all’80%… (vedere per credere ), ma soprattutto tante partnership create, sinergie in co-business, progetti ambiziosi sviluppati che hanno generato nuova consapevolezza e la fiducia che…il meglio deve ancora venire, e quindi dobbiamo attrezzarci per determinarlo.

Guardiamo avanti con ancora più convinzione, per il riscatto ed il progresso del nostro territorio e delle nostre genti.

E allora ti rifaccio la domanda: Che Anno è stato il TUO 2018?

Prova per un attimo a rivederlo, con le sue vittorie e le sue sconfitte. Valuta quali ingredienti hai messo in campo per ottenere le prime e cosa hai imparato dalle seconde e che correggendo quello che non ha funzionato ti permetterà di migliorare i tuoi risultati in ogni campo.

Ricordando che riconoscere i progressi è meglio che rimpiangere la non perfezione.

FATTO E’ MEGLIO CHE PERFETTO!E quindi proiettati con piena convinzione in questo 2019. Parti subito di slancio, prima che i buoni propositi perdano d’intensità e rischino di diventare qualcosa del tipo: “Raggiungere gli obiettivi del 2018, che dovevo realizzare nel 2017, che avevo promesso nel 2016 …”

In questi giorni sento cose tipo: “Per fortuna che è finito quest’anno” o “Speriamo che il 2019 sia il mio anno”, e cose simili.

Sono solo modi di dire!

DA COACH

E da appassionato delle sconfinate potenzialità dell’ESSERE UMANO, ci tengo a sottolinearti che oggi è semplicemente un altro giorno, con nuove opportunità e nuove sfide. Se c’è qualcosa che non va o non ci piace, non basta cambiare…anno, ma bisogna cambiare NOI STESSI, cioè qualcosa che pensiamo…che facciamo!IL TUO 2019

Dipende al 99% dalle TUE azioni e non da quella piccola percentuale di cose che accadono e che non dipendono da te.

CI SARANNO

Giorni meravigliosi, quelli nei quali ti riesce tutto… o incontrerai persone straordinarie.

E CI SARANNO ANCHE

Giornate più complicate, in cui non te ne va bene una o dove succede che qualcuno non si dimostri la persona che credevi.

IL MIO 1° CONSIGLIO?

FRE-GA-TE-NE, sono cose che capitano. Sono solo gli effetti collaterali del VIVERE

Tu impegnati sempre ad offrire in ogni cosa che fai, LA MIGLIORE VERSIONE DI TE STESSO! Metti energia positiva nella tua quotidianità ed il resto verrà da sé.

IL MIO 2° CONSIGLIO?

Ti suggerisco di utilizzare la Formula, CONTINUA-SMETTI-COMINCIA.

Cosa vuol dire?

CONTINUA: analizza le statistiche del 2018, isola le cose che hanno determinato i picchi, scopri le azioni di successo e CONTINUA a portarle avanti, migliorandole costantemente (ad esempio: l’inserimento di una nuova risorsa, l’aver cominciato a fare le riunioni periodiche, una campagna promozionale ben eseguita, un incentivo etc. etc.);

SMETTI: quali sono quelle abitudini, azioni perditempo o inazioni che ti hanno rallentato o creato problemi (e che tu ben conosci). Bene se non smetti veramente di farle sappi che: SE TI COMPORTI SEMPRE NELLO STESSO MODO…OTTERRAI SEMPRE GLI STESSI RISULTATI!

COMINCIA: intanto a mantenere i buoni propositi, a fare ad esempio le azioni di base per una corretta gestione organizzativa, a motivare i tuoi collaboratori, a fare e seguire un vero piano marketing, a studiare ed aggiornarti etc etc.

Ti faccio ancora esempio pratico di casa RAM (anche noi gestiamo un’Impresa ):

CONTINUA: un’azione di successo è stata sicuramente l’Evento Formativo di inizio anno LA GRANDE SFIDA, che quindi ripeteremo con un format migliorato per garantire non solo aggiornamento professionale ma un know-how arricchito da tanta nuova conoscenza e sperimentazione (il SE NON TI FORMI TI FERMI… vale anche per noi!), una vera esperienza sotto il piano emotivo, in una cornice incantevole (se t’interessa GUARDA IL VIDEO e segnati questa data: 22.02.2019!)

 

Continuando l’esempio Ram.

SMETTI: d’investire tempo, risorse, energie e mezzi ad esempio con risorse umane che non hanno chiara la condizione che oggi il LAVORO SI CREA, o che abbiano l’atteggiamento da impiegato statale (salvo eccezioni) o che non conoscano le LEGGI dello SCAMBIO; etc.

COMINCIA: ad investire negli asset, ad aggiornare gli strumenti tecnici, (computer, programmi, gestionali, webapp etc) nei materiali di comunicazione.

E’ solo un esempio, che chiaramente devi calare nella tua realtà. E per aiutarti ti ho preparato un’utile GUIDA AL 2019.

SCARICA IL PDF

E se hai bisogno di confrontarti su qualche aspetto…IO CI SONO! Chiamami al 335.435785 o scrivimi a pasqualetardino@ramitalia.it.

A volte presi dall’operatività ci dimentichiamo che Einstein diceva “Le prime cose… prima”, cioè che le cose veramente importanti non debbono soccombere a quelle di secondo piano, e quelle sopra menzionate, insieme alla determinazione degli obiettivi per il 2019 sono fondamentali e quindi vanno gestite prioritariamente, prima che LA GIOSTRA cominci e ci porti a girare…girare, anche vorticosamente, ma verso nessuna META!

Da me e da tutto il Team RAM

BUON ANNO e BUONA VITA…TI ASPETTIAMO A: LA GRANDE SFIDA 2019!


Pasquale Tardino

Formatore e Coach

pasqualetardino@ramitalia.it

335 435785

Siamo tutti Pinocchio?

Come capire se una persona ci sta mentendo

Mentire raccontando una bugia è una strategia di sopravvivenza. La impariamo da bambini quando scopriamo che “modificare” la verità ci porta a risparmarci una ramanzina o peggio una punizione.
E crescendo l’affiniamo sempre più, anche solo per uscire da un discorso che non ci piace. Alcuni si lasciano subito “sgamare”, altri diventano dei veri professionisti, insomma ci sono tipi di BUGIA e tipi di BUGIARDI.
Vediamone alcuni:

Le bugie autentiche: chiamate anche “falsificazioni”. Sono menzogne dove quello che viene comunicato è tutt’altro rispetto alla verità. Le ha definite così Paul Ekman, psicologo statunitense, massimo esperto mondiale di microespressioni ed emozioni. Una ragazza che passa l’intero pomeriggio a fare shopping in centro città e poi torna a casa dai genitori dicendogli che ha studiato a casa della compagna di banco, è un classico esempio di bugia autentica.

Le esagerazioni: sono quei tipi di bugie, dove i fatti vengono esaltati o minimizzati a seconda di cosa conviene alla persona che sta mentendo. Qui non si tratta di situazioni inventate di sana pianta, ma di amplificare ciò che è accaduto o di banalizzarlo. Un esempio può essere quando un bambino accentua il suo star male fisico per avere più coccole e premura da parte dei genitori.

Le menzogne: sono le dichiarazioni veritiere che traggono in inganno. Omettere particolari o ad esempio sviare il discorso con una frase vera sono varianti di questo tipo di menzogna.

Ogni persona che incontriamo durante la nostra giornata potrebbe nascondere qualcosa o mentirci e gli psicologi hanno classificato i bugiardi in quattro gruppi:

1. Il bugiardo occasionale. Questa tipologia di bugiardo non è abituata a mentire e lo fa nel caso in cui debba proteggere se stesso o un’altra persona. Il bugiardo occasionale pensa molto attentamente a ciò che dovrà raccontare, onde evitare contraddizioni (anche se il rischio di essere smascherati è molto alto).

2. Il bugiardo frequente. Questa tipologia di bugiardo non si prende del tempo per analizzare le sue argomentazioni, e capire come esporre al meglio la sua bugia, poiché sa già come farlo (è ormai un’abitudine consolidata).

3. Il bugiardo naturale. Mente di continuo, a tal punto che non sa più distinguere le bugie dalla verità. Di solito cade in contraddizioni che cerca poi, in un secondo momento, di correggere con argomentazioni valide. I segnali fisici del bugiardo naturale appoggiano le argomentazioni verbali.

4. Il bugiardo professionista. Qui vince l’obiettivo di ottenere qualcosa attraverso la bugia. Questa tipologia di bugiardo tende a studiare le nostre argomentazioni, in più, si allena per controllare il proprio linguaggio del corpo e offrire l’immagine che vuole.

Tutti mentono…almeno occasionalmente ? Le bugie sono ovunque, tuttavia ci sono dei modi per capire se una persona sta mentendo.
Ecco, allora, alcuni modi per comprenderlo nel video:

Contatto visivo
Il primo sensore che ci fa capire se una persona ce la sta raccontando grossa è osservare gli occhi, controllando che l’interlocutore non tolga lo sguardo da noi.

Movimenti degli occhi
Se la persona alza lo sguardo in alto e poi a destra vuol dire che sta “costruendo” e quindi probabilmente sta cercando di raccontare una sua “verità”. Per i mancini è vero il contrario.

Affermazioni categoriche
Ai bugiardi piace fare affermazioni categoriche per dimostrare che ciò che dicono è vero.

Linguaggio del corpo
Osservate con attenzione i movimenti del corpo del vostro probabile Pinocchio! Se ha le braccia incrociate probabilmente c’è qualcosa che non quadra.

Informazioni non richieste
Il bugiardo farebbe di tutto per fare sembrare vera la sua storia inserendo molti particolari non richiesti.

Dettagli insignificanti
Un altro modo per raccontare una storia ricca di fantasie è inserire nel racconto numerosi dettagli insignificanti.

Atteggiamento difensivo
Spesso non risponde in maniera diretta alle nostre domande, ma può cercare di sviare la nostra attenzione mettendosi in difesa e cambiando discorso.

Micro-espressioni
Fate attenzione alle micro-espressioni che fa il bugiardo, come ad esempio, un’espressione preoccupata, un mezzo sorriso o una smorfia perché sono dei segnali rivelatori.

Ripetere la storia una seconda volta
Infine, se volete essere sicuri non vi rimane che chiedere di raccontarvi la storiella una seconda volta. Probabilmente cadrà in contraddizione.
I mentitori hanno la vita dura e spesso si sgamano proprio per la fatica che debbono compiere a dover ricordare la precedente versione.
Se t’interessa approfondire l’argomento…

SCARICA L’E-BOOK GRATUITO

 

Buona Vita

Pasquale Tardino
Formatore e Coach
pasqualetardino@ramitalia.it
335 435785

É importante davvero avere un sito web oggi?

Nell’era della comunicazione digitale, dove ogni informazione viaggia a velocità supersonica sulle più svariate piattaforme, ci si chiede se ha ancora senso, soprattutto per una azienda, avere un sito web.

“No, non mi serve, tanto c’ho Facebook, gestisco lì i contatti che mi arrivano” oppure “Si ce l’ho ma non è aggiornato perché utilizzo Instagram e Whatsapp” o “Lo vorrei rifare ma non voglio spendere soldi tanto è inutile”…sono alcune delle cose che sento spesso dire a imprenditori o collaboratori di azienda che pensano di poter fare a meno di questo strumento.

Chiariamo subito una cosa: il tuo sito web è IL canale istituzionale della tua azienda, IL tuo biglietto da visita ONLINE, è IL contenitore di ciò che tu o la tua azienda sono ma soprattutto è IL punto di partenza della tua comunicazione online.

In un momento storico in cui il marketing è efficace se è un marketing multicanale, ossia se le attività di comunicazione, promozione, espansione e vendita vengono affidate a diverse piattaforme (sito, social media, e-mail, video ecc.), il sito web resta ancora uno degli snodi pricipali della comunicazione, che trova tuttavia altre tappe nei social media e negli strumenti più tradizionali offline, scelti di volta in volta a seconda di dimensioni e obiettivi del business.

Ecco perché avere un sito internet è ancora utile: anzi è una tappa fondamentale del marketing di un’azienda. Uno strumento che a mio avviso deve partire da queste quattro basi:

IL SITO WEB DEVE ESPRIMERE NON TANTO CHI SEI E COSA FAI, MA CHI SEI E COME LO FAI
Per quanto sia importante definire chiaramente il tipo di azienda e i tipi di prodotti o servizi offerti, all’utente interessa piuttosto sapere il come, il perché dovrebbe scegliere te e non un tuo competitor, quali sono i vantaggi legati alla tua azienda, il valore aggiunto legato all’acquisto di un tuo prodotto o servizio.

IL SITO WEB DEVE ESSERE OTTIMIZZATO PER DISPOSITIVI MOBILI
Responsive: è questa la caratteristica che deve avere al giorno d’oggi un sito web. Ossia deve essere ottimizzato per i dispositivi mobili (smartphone e tablet) che ormai hanno superato, nella navigazione quotidiana, il pc desktop. Inoltre Google (già da qualche anno in verità) penalizza nei risultati delle ricerche da mobile quei siti non responsive. Fai subito una prova: verifica cliccando qui se il tuo sito è ottimizzato per dispositivi mobili > https://search.google.com/test/mobile-friendly?hl=it

IL SITO WEB DEVE ESSERE NECESSARIAMENTE AGGIORNATO
Puoi avere il sito più bello e più elegante da un punto di vista grafico, puoi avere i prodotti o i servizi più vantaggiosi del tuo settore, puoi avere una buona visibilità online e sui motori di ricerca ma se col tempo il tuo sito non si rinnova ma soprattutto non è aggiornato finirà per perdere valore. Prova ad immaginare un bellissimo negozio, in pieno centro, con un’insegna meravigliosa, ma sempre con gli stessi abiti in vetrina: desterà sempre la tua attenzione?

IL SITO WEB NON PUÒ ESSERE SOLO VETRINA
Un sito web definito in gergo vetrina, che mostra semplicemente gli aspetti principali di un’azienda, non serve più a niente. Un sito deve convertire, deve generare contatti, deve migliorare la percezione del tuo brand. E per far questo è necessario che all’interno del tuo sito ci siano dispende scaricabili, form contatti, blog per creare interazioni…insomma contenuti in grado di conseguire gli obiettivi suddetti.

 

Giovanni Accettola
Web & Social Media Specialist
giovanniaccettola@ramitalia.it