Nelle scorse settimane ho già avuto modo di introdurre l’argomento dei social media, soffermandomi sull’influenza che oggi questi potentissimi strumenti hanno nelle nostre azioni quotidiane e su come addirittura la nostra reputazione online sia condizionata proprio dalla presenza in rete dei nostri contenuti.
Vale per le persone e ovviamente vale anche per le aziende.
Quelli che fino a qualche anno fa erano considerati solo strumenti perditempo ed erano addirittura banditi negli uffici dove si rischiava persino una punizione se si veniva sorpresi a controllare la bacheca di Facebook o a guardare un video su YouTube, oggi risultano invece degli strumenti indispensabili per la promozione di un’azienda, spinta fondamentale per la comunicazione di un messaggio in rete e per restare in contatto con il proprio target di riferimento.
Mi ha incuriosito molto una recente ricerca che ha avuto come obiettivo non tanto la classica lista dei canali social più utilizzati da noi italiani, quanto piuttosto provare a scoprire perché utilizziamo i social media e quali sono i principali impieghi che ne facciamo nella vita di tutti i giorni.
Curiosità, interesse, creazione di nuove relazioni personali, svago o piacere i principali motivi, e sebbene su questo c’era da aspettarselo quello che invece mi ha sorpreso è stata la percezione di cosa è definibile come social media. “I social non sono quello che gli addetti ai lavori definiscono “social”, ma sono quello che gli utenti definiscono tale. Le persone, infatti, spesso tendono a considerare social media piattaforme come YouTube, WhatsApp, messenger che ufficialmente non apparterrebbero a questa categoria: questo perché per loro sono funzionali a costruire relazioni e scambio con altre persone, configurandosi come un passatempo“.
Potremmo infatti identificare due tipologie di social: i social di cittadinanza e i social funzionali.
Ci sono social che usiamo tutto il giorno, più volte al giorno e più volte a settimana: questi sono i “social di cittadinanza” che contribuiscono a definirci nel nostro agire digitale (di questi Facebook è il maggiore rappresentante, gli altri sono YouTube, Instagram e Whatsapp). Accanto a questi poi possiamo inserire i “social funzionali“, nel senso che soddisfano un bisogno specifico, come ad esempio Google Plus, Twitter e Linkedin.
Ma siamo quindi davvero sicuri che i social media non siano un passatempo? Siamo davvero convinti non li utilizziamo per moda o per riempire magari dei vuoti della giornata in cui siamo annoiati? Siamo sicuri che la presenza su un social network sia di beneficio per le aziende e non un danno?
I social media: o li gestisci o li subisci. E’ questo il titolo dell’intervento che terrò nella seconda giornata dello Special Event della Ram Consulting, LA GRANDE SFIDA 2018. Due mezze giornate di formazione e aggiornamento sui principali temi del management d’impresa, che si terranno presso il prestigioso Hilton Sorrento Palace, sull’incantevole costiera sorrentina.
Proverò a darti qualche suggerimento su quali azioni bisogna fare per fare dei social media un valore aggiunto nella strategia di comunicazione di un’azienda e non seguire invece questa tendenza lasciandosi portare senza un obiettivo o una meta precisa.
Se quindi hai un’azienda e sei presente sui principali social media, ti consiglio di cogliere questa opportunità, anche perché durante le due mezze giornate saranno tanti gli spunti anche sul miglioramento dell’organizzazione aziendale, sulla comunicazione e sul marketing che insieme al Team della ram Consulting verranno dati ai partecipanti.
Tuttavia voglio darti subito qualche consiglio pratico su uno degli aspetti principali in tema di social media: la scelta del canale.
Spesso ci ci iscrive ad un profilo semplicemente perché è quello più usato e non perché realmente quel canale può rappresentare una opportunità di business per la tua azienda. E allora…quale social media scegliere?
TI SERVE SE: hai voglia e capacità di creare un dialogo con i tuoi interlocutori, proponendo contenuti divertenti e/o interessanti.
COSA POSTARE: notizie e aggiornamenti “leggeri”, meglio se supportati da immagini, contenuti grafici e video.
COSA NON POSTARE: approfondimenti, post testuali lunghi che richiedono di pensare troppo; bufale e notizie non verificate e in generale “quello che non mostreresti a tua nonna”.
QUANDO POSTARE: dipende dalle statiche della tua pagina.
TI SERVE SE: vuoi rimanere aggiornata/o su tutte le news, seguire e interagire con VIP e influencer.
COSA POSTARE: aggiornamenti semplici e simpatici sulla tua attività e sul tuo mondo.
COSA NON POSTARE: notizie d’impulso e senza definire bene il contesto, offese e insulti (sembra banale ma su Twitter succede più frequentemente del previsto).
QUANDO POSTARE: su Twitter vince la sintesi e la tempestività: gli argomenti sono rilevanti quando accadono, due ore dopo è già tardi.
TI SERVE SE: hai del “bello” da raccontare attraverso le immagini, hai occhio fotografico e delle piccole storie quotidiane da condividere.
COSA POSTARE: scatti belli, meglio se originali e ricercati. Abbinati ai giusti hashtag.
COSA NON POSTARE: immagini brutte e approssimative, ambienti autentici ma troppo confusionari e disordinati.
QUANDO POSTARE: più che l’orario è necessario saper utilizzare gli hashtag adatti, non più di 10 per post.
TI SERVE SE: vuoi presentarti in maniera professionale verso colleghi e professionisti.
COSA POSTARE: per iniziare ci vuole un profilo completo e adeguato al proprio ruolo. Gli aggiornamenti devono essere stimolanti e adeguati al mondo del lavoro.
COSA NON POSTARE: quiz di calcolo con la frutta, frasette motivazionali, autopromozione dei propri successi.
QUANDO POSTARE: generalmente in pausa pranzo e la sera il pubblico è più attivo.
Bene, se questi suggerimenti ti sono piaciuti e vuoi acquisirne degli altri per migliorare la presenza e l’utilizzo dei social media, per te o la tua azienda, ti aspetto a Sorrento!
Per scaricare il programma completo dell’evento e per scoprire le modalità di partecipazione alLa Grande Sfida 2018 clicca sul pulsante!
Giovanni Accettola
Web & Social Media
Ram Consulting Italia
giovanniaccettola@ramitalia.it